Passaparola dicembre 2018

Incontro Formativo “Senza Dimora: Dall’emergenza Al Piano Di Intervento”;  Segnalazioni in Tenda;   Riparazione Cappa Cucina;  Arriva il Natale!;  In Cerca di nuovi volontari;  Prenotazione del posto;  Accoglienza, Tenda di Abramo e Università;  La Tenda a Scuola;  …Un pensierino

 

Incontro Formativo “Senza Dimora: Dall’emergenza Al Piano Di Intervento”

Circa 50.000 persone vivono in strada, di cui il 40% circa a Milano e Roma. La relazione del professor Maurizio Bergamaschi, associato all’ Università di Bologna e che da oltre trenta anni studia il tema delle persone senza dimora, è iniziata con questo dato. E se negli anni 80 il vivere in strada era un “fenomeno di marginalità”, gli studi sul periodo 2014 – 2018 evidenziano che si entra nel circuito dei senza dimora soprattutto a seguito di una serie di micro traumi, cui magari si aggiunge un evento più grave (perdita del lavoro, separazione, malattia, dipendenza, carcere…) che va ad impattare su una persona già ferita. Sono persone con una vita analoga a tutte le nostre, diremmo “normali”. In altre parole viene confermato che oggi si è avuta un’espansione del rischio di cadere in strada, soprattutto se la catena di micro traumi progressivamente sfilaccia le relazioni che caratterizzano il quotidiano di ognuno di noi (relazioni familiari, affettive, lavorative, di amicizia…).

A questo proposito il professor Bergamaschi ha sottolineato la fondamentale differenza lessicale fra “senzatetto” e “senza dimora”. Se per il “senzatetto” il problema è prettamente economico, si parla di “senza dimora” se al grave disagio economico si somma un’assenza di legami sociali che fanno da ulteriore impedimento al reinserimento. Per il “senzatetto” se si risolvesse o venisse mitigato il problema economico si rientrerebbe abbastanza agevolmente nel circuito di vita cosiddetta regolare. Per il “senza dimora” invece il lavoro è più lungo e complesso dovendo come primo passo lavorare sulla volontà e sulla capacità relazionale. Per quanto riguarda gli stranieri, se fino a 10 anni fa si parlava sostanzialmente di “senzatetto”, oggi molti sono da considerare “senza dimora”, avendo relazioni che si sono progressivamente perse, sia con il territorio di origine sia in Italia. Il “senza dimora”, inoltre, non ha la “dimensione del futuro”: tutto è schiacciato sul presente e finalizzato ad assicurarsi il minimo vitale per sopravvivere oggi.

Gli attuali progetti di reinserimento puntano sulla “capacità residua” della persona, con due direttrici principali. Con la prima, in occasione di eventuali ricoveri ospedalieri, si cerca di effettuare le cosiddette “dimissioni protette”. La seconda direttrice viene denominata “Housing First” (la casa prima di tutto): attraverso di essa si punta al passaggio diretto dalla strada alla casa gestita in autonomia, magari sotto la supervisione di alcune figure di riferimento. Questo alla luce del fatto che se la strada toglie molte risorse alla persona (come si è visto non solo in termini economici, ma anche come capacità relazionali) alcune ne restano, ed è su queste capacità residue che occorre puntare per ripartire. Alcuni segnali importanti possono essere il ricordo di un familiare sul quale contare, ma anche aneddoti che fungono da spia sulla persistenza di una “volontà di farsi riconoscere come persona” . Fra questi il professor Bergamaschi ci ha raccontato di richieste o proteste, all’apparenza capricciose, sull’abbigliamento o il cibo ricevuti che rischiano anche di far arrabbiare o quanto meno spiazzano il volontario … ma in realtà testimoniano una energia vitale ancora presente …

La serata si è conclusa con una serie di osservazioni, interventi e riflessioni dei presenti e un pensiero ulteriore del professor Bergamaschi che ha voluto espressamente sottolineare l’importanza per tutte le organizzazioni e associazioni (e a maggior ragione per quelle che si occupano di “sociale”) di scongiurare il rischio della “burocratizzazione”. Se non si lavora in modo continuativo sul proprio agire, con una “riflessione di senso” e verifica sui possibili adeguamenti e miglioramenti, la routine rischia di prendere il sopravvento e non c’è crescita. Per non confondere la dimensione della “persona” riducendola a quella di “corpo”.”

Grazie.

 

Segnalazioni in Tenda

Cari volontari, sottolineiamo che, qualora emerga l’esigenza di divulgare segnalazioni di qualsiasi tipo riguardanti la casa, è importante riportare la comunicazione nel quaderno giornaliero – spazio osservazioni – nonché all’indirizzo di posta elettronica della Tenda info@tendadiabramo.it e di eventuali consiglieri di cui siete a conoscenza. Dal 10 ottobre questa accortezza è divenuta FONDAMENTALE dal momento che il nostro amico Ludovico ha terminato il periodo di Servizio Civile e quindi mancherà la sua preziosa costante presenza.

 

Riparazione Cappa Cucina

La cappa aspirante della cucina è ormai rotta da mesi. Fortunatamente il nostro Massimo Duca si è messo al lavoro ed ha ordinato il necessario per la riparazione che verrà effettuata a brevissimo: grazie!

 

Arriva il Natale!

Ci teniamo a farvi gli auguri di un Natale sereno, per un 2019 pieno di voglia di fare e cambiare. La Tenda non si fermerà neanche per un istante e, se vi sentite particolarmente buoni, aiutateci a trovare i volontari per i turni difficili da coprire: offritevi o proponete il servizio ad un vostro amico

 

In Cerca di nuovi volontari

Come ogni anno, tra settembre e dicembre ci sono dei volontari che per motivi personali (soprattutto perché devono spostarsi da Falconara) interrompono il servizio.
Pertanto siamo alla ricerca di nuovi volontari in tutti i servizi, a partire dal turno della notte, riservato agli
uomini: al momento abbiamo diversi turni con un volontario solo. Come sapete basta poco: dalle tre ore ad una notte al mese. È solo attraverso la somma delle ore di servizio di ciascuno di noi che la Tenda va avanti,
e questa “magica staffetta” dura da più di 26 anni!!! Ricordiamo che i servizi si dividono in:
1. Accoglienza, dalle 18:00 alle 21:00
2. Cucina, dalle 18:00 alle 21:00
3. Notte, dalle 21:00 alle 07:00
4. Pulizie, in qualsiasi orario, di mattina o di pomeriggio
Scriveteci a info@tendadiabramo.it oppure su Facebook, vi aspettiamo!

 

Prenotazione del posto

L’attesa degli ospiti fuori dalla nostra struttura è da sempre uno dei nostri più grandi crucci: causa tensioni ed ingiustizie, stanca gli ospiti mettendoli in imbarazzo e li espone agli occhi, al freddo e al caldo.
Dal pranzo associativo stiamo lavorando ad una procedura che permetta agli ospiti di evitare la coda e che, se tutto va bene, potrebbe essere sperimentata alla fine di gennaio.
Si tratta di un grande cambiamento di lavoro per tutti noi ed è per questo che invitiamo i volontari a portare pazienza e prepararsi ai mutamenti: il Consiglio accompagnerà il passaggio con incontri di formazione e restando presente. A presto per maggiori informazioni!

 

Accoglienza, Tenda di Abramo e Università

Lunedì 19 novembre, assieme ai colleghi della Caritas Diocesana di Ancona-Osimo, siamo stati invitati dal Prof. Assistente Sociale Andrea Bocchini a parlare della tematica dell’ACCOGLIENZA agli studenti del corso di Laurea in “Teorie, culture e tecniche per il Servizio Sociale” dell’Universitá di Macerata.
Abbiamo “provocato” gli studenti, chiedendo chi per loro erano davvero i Senza Dimora, cercando di sfatare la credenza popolare del “chi lo fa per scelta”. Abbiamo poi spiegato quelli che sono i Servizi Socio-Assistenziali rivolti alle persone Senza Dimora prima a livello nazionale e poi a livello del nostro territorio, raccontando la nostra esperienza e alcuni percorsi dei nostri ospiti.
Infine abbiamo fatto riflettere sul come un Servizio, nato nel 1990 “dal basso”, sia riuscito negli anni a lavorare assieme ad altre realtà del territorio, pubbliche e private, dando vita a progettualità che durano ormai da più di 10 anni!
È stato davvero bello e formativo!
Ringraziamo il Professore per aver deciso di portare questa particolare tematica all’interno di tale corso di Laurea, che non si focalizza più sui Servizi Pubblici istituzionali, ma va oltre, coinvolgendo quindi gli enti del Terzo Settore.

 

La Tenda a Scuola

Giovedì 8 novembre eravamo alla scuola primaria “A. Moro” di Falconara per fare una chiacchierata assieme ai bambini di due classi seconde.
È stato molto bello rispondere alle loro domande e alle loro curiositá.
Abbiamo raccontato le storie di alcuni nostri ospiti e la storia della Tenda dal 1990 ad oggi.
Grazie dell’invito, alla prossima!

 

…Un pensierino

Ecco una foto delle piantine aromatiche che ci ha regalato la nostra amica Francesca!

 

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