Passaparola febbraio 2014

Nuova procedura di accoglienza
Una testimonianza dalla notte
Notizie dal Consiglio Caritas Diocesano
Quota associativa
Il Convegno Diocesano del 3-4 gennaio
Capodanno in Tenda

Nuova procedura di accoglienza

Della serie la Tenda è in continuo movimento non si sta mai fermi….
A breve dovremmo implementare la nuova procedura di accoglienza per via telematica. Grazie ad un nostro volontario, Stefano Janovitz, siamo venuti a conoscenza che è entrata in vigore una nuova legge che spiega una nuova modalità di comunicazione alla questura in merito alle persone alloggiate in strutture ricettive come la nostra.
Da un incontro diretto con la questura di Ancona è emerso che anche la Tenda è tenuta ad adottare questa nuova modalità che consiste nell’inserire i dati delle persone in un sistema informatico ed effettuarne la trasmissione in formato elettronico mediante la rete internet.
Appena la questura ci comunicherà la password di accesso al sistema scriveremo in tenda la procedura da eseguire.
Una testimonianza dalla notte

…facendo le notti da un po di tempo e’ ormai prassi dedicare la prima mezz’oretta (abbondante) del turno alle pulizie varie della nostra magnifica casa.
La pulizia diventa una necessita’ (quasi sempre) quando il turno delle pulizie non è stato riempito da nostri volontari (sui turni delle pulizie i buchi ci sono sempre nel tabellone mensile!);In ordine, all’inizio del turno notte, ci si puo’ dedicare:

– a svuotare il contenitore della carta presente in stanza accoglienza (l’ultima volta la carta debordava ed era stato utlizzato anche un cartone posto al fianco del contenitore);
– a svuotare qualche cestino, presente nella stanza refettorio o nel corridoio o altrove, che trabocca…
– magari a passare il “prodotto” igienico negli armadi della stanza volontari notte (quell’armadio va studiato perche’ attrae eserciti di polvere in pochissimo tempo!…) o in qualche mensola dimenticata da tutti…;
– sistemare gli eserciti di lenzuola del sotto scala.

Premesso che molti volontari, durante il loro turno di accoglienza o notte, cercano di dare una mano per coprire i buchi delle “pulizie”, credo che debba quasi divenire una prassi in quei turni “tranquilli” (che grazie al cielo non sono poi remoti, dove il numero di persone permette di dedicarsi sia alla chiacchera con l’ospite sia a fare qualche piccola pulizia ordinaria) di aprire gli occhi sulle possibili angoli della casa da ripulire, sistemare, ordinare, compresi sacchi lenzuola, cestini e carta…
Altrimenti sono poi i nostri ospiti a subirne, alla fine, le conseguenze.
In particolare e’ veramente importante la cura nel riporre le lenzuola sporche: troppo spesso sono abbandonate sopra le altre con i sacchi neri che debordano creando una situazione post- bellica!!! E’ poi ASSOLUTAMENTE da evitare lasciare nei sacchi (come e’ capitato l’ultima volta) biancheria bagnata. Si rischia che tutto ammuffisca e si debba poi tutto buttare via…

E’ bello sensibilizzarci per curare la casa. Se poi non si riuscisse direttamente si puo’ sempre lasciare detto o inviare una mail…
Come si dice: non siamo un’azienda e dunque la comprensione reciproca e  l’aiuto rappresentano i fondamentali della nostra associazione. D’altra parte non dobbiamo mai smettere di migliorare e camminare.

Ciao!”
Notizie dal Consiglio Caritas Diocesano

Il Consiglio Caritas Diocesano, nella riunione del 28 gennaio, ha all’ ordine del giorno la discussione sulle proposte che sono scaturite dal confronto del convegno di inizio gennaio e  dal confronto con i parroci.
Fra le proposte uscite (che sono solo una parte del totale e che saranno oggetto di confronto e sintesi) evidenziamo in particolare:
la volontà di una “rete di relazioni tra istituzioni ed agenzie del territorio per non lavorare in ordine sparso” e a questo proposito la Tenda di Abramo ha concluso, solo per ricordare l’ultimo, il progetto “NUOVI NODI NELLA RETE” co-finaziato dal CSV che aveva come obiettivo proprio quello di allargare la collaborazione fra associazioni e istituzioni (Centro Salute Mentale, ASL, Comune);
la ricerca di un “Interlocutore politico per dar voce ed affrontare le povertà” e anche su questo la rete di collaborazione della Tenda di Abramo con l’Associazione SS: Annunziata ha un’importante esperienza da condividere;
Fare più incontri formativi e di confronto tra le varie realtà di Falconara;
Avere rapporti coi comuni e circoscrizioni per condividere attività.

Fra gli aiuti chiesti alla Diocesi ci sono, ad esempio:
formazione degli operatori dedicati all’ascolto dei poveri e conoscenza e scambio di esperienze;
Chiedere aiuto alla diocesi per creare lavoro;
valorizzare le strutture non utilizzate dalla diocesi.
Aiuti nel sostegno agli affitti.
Come si può vedere sono proposte tanto concrete quanto ambiziose che rappresentano stimoli importanti per il percorso 2014 della Caritas Diocesana.
A questo proposito ricordiamo che il nuovo Direttore è Carlo Pesco e che all’interno del consiglio vi sono, per motivazioni diverse, tre/quattro attuali volontari della Tenda e altri ex volontari….
Vi terremo aggiornati.

 

Quota associativa

Sei in regola con la quota associativa?
La Tenda di Abramo è un’associazione e per continuare a vivere ha bisogno di soci iscritti. La quota associativa, come per gli anni passati è di 12 euro. E’ importante che tutti i volontari si associno. Ancora siamo pochini ad aver pagato la quota.
Se non ricordi se hai pagato la tessera associativa quest’anno, scrivici a info@tendadiabramo.it
Le modalità con cui è possibile effettuare l’iscrizione:
BONIFICO BANCARIO: l’IBAN della Tenda è IT 13 Z 05308 37350 0000 0001 1693, è sufficiente questo numero per effettuare il versamento;
DIRETTAMENTE IN TENDA: telefona al referente settimanale e ti spiegherà come fare oppure puoi lasciare la quota nella nuova cassettina preposta per le quote associative che trovi nell’armadietto dell’ufficio accoglienza.
Il Consiglio

 

Il Convegno Diocesano del 3-4 gennaio

Il 3 e 4 gennaio si è svolto il convegno diocesano rivolto a tutti gli operatori pastorali della diocesi. Il tema del convegno è stato: “La caritas: formazione e testimonianza”.
La Tenda di Abramo ha guidato insieme agli operatori Caritas il laboratorio pomeridiano costituito dagli operatori pastorali della zona di falconara, tra cui: i parroci, i volontari della tenda, i volontari delle caritas parrocchiali, i rappresentanti di alcune associazioni di volontariato come l’u.n.i.t.a.l.s.i, l’h.a.s.a., centro volontari della sofferenza, le g.v.v. e alcuni catechisti. Il gruppo ha riflettuto insieme sui bisogni del territorio di Falconara e sull’attenzione che viene data alla povertà nella comunità civile ed ecclesiale.
Sono emerse diverse tipologie di povertà, che vanno da quella materiale a quella relazionale e culturale. L’esigenza più forte espressa da tutti i partecipanti è stata quella di parlare di più di povertà nei vari contesti civili ed ecclesiali, in termini costruttivi per sensibilizzare le persone sui reali problemi della città.
Una proposta operativa che è emersa è di cercare di incontrarsi di più tra le varie realtà di volontariato per condividere delle prassi di lavoro comuni, ottimizzare le risorse (soprattutto in questo momento di carenza di risorse) e confrontarsi sulle varie situazioni di povertà. Alla fine del laboratorio don Gabriele, parroco di Castelferretti, ha invitato tutti alla riunione del consiglio pastorale della zona di falconara in cui sono presenti i parroci e i rappresentanti dei laici di ogni parrocchia.
La tenda ha subito colto l’invito ed ha partecipato al consiglio di zona di gennaio. Il presidente del consiglio, don Gabriele, ha spiegato il ruolo di questo organo che si dovrà occupare di leggere i bisogni del territorio e di pensare a delle iniziative  da fare insieme. Don Walter della parrocchia di S. Giuseppe ha ricordato che negli anni 90 il consiglio pastorale di falconara ha avviato l’attività della Tenda di Abramo, per cui la tenda cercherà di essere presente anche qui, in onore delle sue origini. Abbiamo spiegato l’iniziativa dell’Osservatorio su welfare, crisi e comunità, promosso da singoli cittadini e da alcune associazioni del territorio, che ha l’obiettivo di sensibilizzare le persone sui temi della povertà, fornendo un informazione reale e oggettiva.
Capodanno in Tenda

Anche quest’anno il capodanno in tenda è andato bene, in serenità e semplicità, grazie alla presenza di alcuni volontari e di persone esterne che hanno voluto passare un ultimo dell’anno alternativo. Ringraziamo per la loro disponibilità: Gemma Massi con nipote e un paio di amici, Franco Chaari, Mauro Tagliavento con sua moglie e suo nipote,  Fabio Novelli, che è venuto da Grottamare, grazie ad un passaparola di una nuovo volontario ( Riccardo Pica), Marie Laure Champereux, le amiche di Peppe Becciu….(scusatemi se mi sono dimenticata qualcuno) e in serata è passato anche don Walter a fare gli auguri.
Poi nei giorni di festa abbiamo festeggiato il Natale anche con Pasquale che vi saluta tutti. Una sera, prima di cena, siamo stati a trovarlo con alcuni volontari ed ex operatrici che lo hanno seguito in passato, Lucia e Sara. Pasquale ci ha offerto dell’ottima pizza ed è stato molto contento della nostra presenza. Le sue condizioni sono stabili, sta bene. Sara Sartini va a trovarlo una volta alla settimana più ogni tanto qualche altro volontario cerca di farci un salto.
Quest’anno gli abbiamo regalato il cappello da pittore che vedete in foto…Ormai è uno di famiglia che necessita della quotidiana attenzione per farlo sentire meno solo.
Mentre nella casa di seconda accoglienza di C.ferretti è entrato un nuovo ospite (M.) che ha preso il posto di katim e un altro ospite prolungato in tenda andrà a breve nella casa di seconda accoglienza della Caritas, Casa Zaccheo.
Questi ragazzi hanno dei percorsi simili, sono stati per un periodo presso delle comunità educative: per minori stranieri non accompagnati o  in strutture che accoglievano persone provenienti dall’emergenza nord africana. All’interno di queste strutture hanno svolto dei corsi di italiano e dei tirocini formativi al termine dei quali si sono ritrovati in strada. Ora stanno cercando lavoro.
Da quando li abbiamo conosciuti si sono sempre comportati con serietà e responsabilità. Hanno una grande voglia di farcela, di raggiungere il loro obiettivo di autonomia e poter anche aiutare le proprie famiglie rimaste nelle loro terre. Non si lasciano abbattere dalle brutte e faticose esperienze che hanno vissuto e dalle cose che non hanno, materiali e affettive. Uno di loro tutti i giorni va in Ancona, al centro diurno, in bicicletta. Abbiamo da imparare tanto da loro…!!!

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