Passaparola gennaio 2011

Dal blog di due nuovi volontari
Al via il Progetto “In Rete” 2010 – Servizio Civile Nazionale
Lettera Aperta Di Falconara In Rete – 13/12/2010

Dal blog di due nuovi volontari

ANTO:
Oggi pomeriggio io e Lò siamo andati per la prima volta alla ‘Tenda di Abramo’ come volontari.
Abbiamo scelto di coprire il turno della cucina dalle 18,45 alle 21,00. La prima impressione che ho avuto è che è davvero una casa di accoglienza. Accoglienza come il sorriso sul viso di chi riceve gli ospiti, accoglienza come la gioia con cui si sta insieme e si fa il servizio. C’è un clima di solidarietà che ti fa sentire bene. Abbiamo conosciuto Filippo, che ha 18 anni e sta alla reception insieme con Bruno, che fa il commercialista ma lì serve i pasti agli ospiti e mangia con loro. Una maestra d’asilo insieme con una giovane ingegnere pugliese che lavora all’API hanno, con sorriso e affabilità, portato i piatti di pasta al semplice pomodoro e verdure nel reflettorio.
Come se fosse un piatto di alta cucina. Ma era davvero speciale. Io e Lò lo abbiamo preparato insieme a Daniela, professoressa di italiano in pensione e al suo consorte.
Lo abbiamo condito con gioia e scelto di prepararlo per chi è diversamente fortunato da noi. Tutti noi abbiamo la fortuna di avere la vita, ma è come la riempiamo che la rende veramente diversa, una dall’altra. E lì mi sono resa conto che spesso non abbiamo quello che avremmo voluto e sicuramente non per nostra scelta……
LORY:
E’ più facile di come te lo immagini, tutto è organizzato con semplicità ma funziona bene. Ci danno un sacco di notizie speriamo di ricordarsi tutto per quando toccherà cucinare a noi da soli. La semplicità del posto è necessaria anche per accogliere bene gli ospiti. Per condire la pasta niente carne per rispettare chi è di religione musulmana quindi niente sughi particolari, solo pomodoro con cipolla e carota.
Chi mette tutti d’accordo è il parmigiano, stranieri o no va bene a tutti, un piccolo orgoglio made in Italy. Mentre prepariamo la cena, ogni tanto arriva qualcuno dei volontari dell’accoglienza con il sorriso in viso, fanno due chiacchiere si scaldano un pò e poi ritornano al loro posto.
Una bella esperienza, credo proprio che torneremo.

Al via il Progetto “In Rete” 2010 – Servizio Civile Nazionale

Come già ricordato in più occasioni, da gennaio cominceranno il loro servizio civile Jacopo e Lucia: li vedremo occupati in un paio di turni settimanali, di cui uno di pulizie e uno di accoglienza, affiancheranno in ascolto i volontari più preparati, collaboreranno al progetto “Segretariato Sociale di Rete” sotto la supervisione del nostro operatore e avranno un ruolo attivo anche per quanto riguarda il reinserimento abitativo. Il progetto, della durata di un anno, prevede lo svolgimento di 30 ore di attività settimanali per la nostra struttura, delle ore di formazione distribuite nell’arco dell’anno a fronte di una piccola retribuzione mensile; ha come area di intervento il disagio adulto, ed è stato presentato insieme all’Associazione SS. Annunziata, la Mensa di Padre Guido e la struttura “Un tetto x tutti” (Coop. Sociale “La Gemma”).

Lettera Aperta Di Falconara In Rete – 13/12/2010

Le associazioni in rete di Falconara esprimono il proprio parere in merito alle critiche, apparse anche sugli organi di stampa, mosse dal Sindaco Brandoni e dal Vicensindaco e Assessore ai servizi sociali e ai rapporti con le associazioni Baldassarri durante e dopo l’incontro del 3 dicembre scorso.
Ci si accusa di essere prevenuti, di non collaborare e di strumentalizzazione politica.
Viste le accuse mosseci, ci teniamo a ribadire la natura trasversale e politicamente disinteressata della nostra esperienza:
la rete è formata da associazioni che operano sul territorio da più di vent’anni, con le sole forze di volontariato e con l’unico obiettivo di provare a migliorare la vita dei numerosi disagiati e poveri e così della nostra comunità tutta.
Il servizio in questi anni è stato riconosciuto positivamente dagli enti e dalle amministrazioni territoriali, sia per la passione con cui opera, sia per le competenze che negli anni si sono profuse grazie all’intervento di operatori qualificati e dalla tanta esperienza accumulata da interventi “in prima linea”.
Negli anni, abbiamo sempre sollecitato e cercato la collaborazione con le amministrazioni della nostra città, indipendentemente dal colore e dalle idee politiche.
Noi riteniamo che le amministrazioni pubbliche debbano essere i primi Servitori della comunità, operare con l’obiettivo di fare sinergia con i suoi diversi soggetti, attraverso politiche condivise e partecipate, mettendosi a disposizione del territorio, delle sue problematiche e delle sue risorse.
Lo spirito di collaborazione come noi lo intendiamo non può che realizzarsi con la pratica del costruire progetti condivisi.
La politica dei rapporti con l’associazionismo calata dall’alto, a senso unico, e meramente finalizzata alla risoluzione dell’emergenza momentanea, senza la volontà di costruire percorsi duraturi ma nel tentativo di scaricare il peso e le assenze dell’intervento pubblico (per carità non solo dell’ente comunale…) sulle forze della società civile, non ci appartiene e non la condividiamo, semplicemente perché l’abbiamo nostro malgrado già subita e sappiamo che non porta da nessuna parte, sia in termini di aiuto alla persona che nell’ottimizzazione delle limitate risorse a disposizione.
Oggi le situazioni di disagio sono multiproblematiche, richiedono una pluralità di interventi che un singolo ente, sia di volontariato che dell’istituzione pubblica, non riesce ad improntare da solo, per cui dobbiamo considerarci come una risorsa reciproca per i nostri utenti.
Non dimentichiamoci che poi questa modalità di intervento è il principio ispiratore dell’ultima legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (Legge 328/00).
In questi due anni e mezzo con grandi difficoltà si è riusciti a costituire, come recita lo Statuto comunale, una consulta delle associazioni di volontariato, che per ora è rimasta poco più che una scatola vuota. Uno strumento da noi condiviso e sostenuto, che però non è stato messo nelle condizioni di poter funzionare degnamente, per i tempi tardivi di avviamento, per le modalità di svolgimento, per i tempi di convocazione, per l’assenza di informazioni e documentazioni sull’operato dell’amministrazione e molto altro ancora. La Consulta dovrebbe essere uno strumento di lavoro volto a creare una relazione matura e costruttiva tra Comune e Ass. di Volontariato da coltivare nel tempo, con una certa regolarità e sistematicità (ad es: con convocazione mensile).
E’ poi vero che la nostra lettura delle proposte politiche per il sociale, per alcuni aspetti non è in sintonia con quella dell’attuale amministrazione, ed è proprio per questo che i canali di confronto e di relazione devono essere intensificati.
Nonostante questo difficile rapporto, collaboriamo con l’amministrazione su casi specifici, operiamo quotidianamente alleviando le problematiche di numerosi cittadini e stiamo intensificando progetti e forme di partnership con soggetti pubblici e privati.
Non è accettabile lamentare l’assenza di collaborazione quando ad una proposta concreta si risponde sbrigativamente che sarebbe “un peso che la città non può
tollerare”.
La “provocazione” di una Casa per la Restituzione della Cittadinanza (CRC) in alternativa al centro di espulsione per migranti (CIE), da realizzare alla ex caserma Saracini, proposta da Don Giovanni Varagona, e fatta propria dalle suddette associazioni, in seguito ad una verifica/valutazione delle risorse del territorio, sta a dimostrare la nostra volontà concreta di realizzare alternative percorribili per affrontare le problematiche sociali nell’ottica dell’integrazione. Volontà che sta prendendo forma in un progetto definito e partecipato che si intende condividere con il resto del panorama delle associazioni locali e provinciali, con i cittadini e gli enti locali, con il Comune di Falconara, se lo vorrà, come con tutti gli altri competenti in materia e coinvolti nei fatti.
Oggi è possibile per questo Comune, a costo zero, rilevare dal demanio una delle tante strutture dismesse e inutilizzate a Falconara, per consentirne un utilizzo che abbia una funzione sociale.
Ce ne sarebbe bisogno.
Ci vuole coraggio.
Questa, secondo noi è una proposta costruttiva, che merita, almeno, una risposta tecnica.
Pertanto, noi siamo a completa disposizione, attendiamo la prossima consulta, che auspichiamo venga convocata con congruo preavviso nel mese di gennaio 2011, con
degli obiettivi chiari e preliminarmente condivisi con il comitato direttivo dell’organo suddetto.
Cordiali saluti e buon lavoro

Falconara in rete (Associazione Antidroga Falconarese, Ambasciata dei Diritti, ANPI Falconara, Associazione Acchiappasogni, Blu Pubblica Assistenza, Comunità Bangladesh Falconara, Conferenza Regionale Volontariato e Giustizia, CSA Kontatto, Falconara Cricket Club, Free Woman, L.H.A.S.A., Lumumba Onlus, OndaVerde, Orecchio di Van Gogh, Avvocati di Strada Onlus, Tenda di Abramo, Unione Immigrati Nordafricani delle Marche “Il Futuro”)

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