Passaparola Giugno 2013

Assemblea Annuale dei Soci
5 per mille alla Tenda
Il Sondaggio sul passaparola
Merenda Sociale
La sua vita nel nome del «Dio Straccione»
Nuovi Nodi nella Rete:Incontro di formazione con il Dipartimento Salute Mentale
“La mia prima notte……in Tenda”

Assemblea Annuale dei Soci
Il 10 maggio si è svolta l’assemblea annuale dell’associazione, in cui ogni gruppo operativo facente parte del consiglio di amministrazione ha relazionato sulle attività svolte durante l’anno.
Ha iniziato il gruppo volontari che ha fatto presente che nel corso dell’anno sono entrati circa 40/50 nuovi volontari di età prevalentemente giovane, provenienti dai progetti di promozione al volontariato del centro servizi per il volontariato.
Un’altra attività molto importante e frequente è l’accoglienza di gruppi scout provenienti da tutta Italia che scelgono di fare servizio in tenda per 2/3 giorni.
Ad ogni gruppo scout si racconta quello che fa l’associazione e il suo funzionamento poi nell’ultimo giorno di servizio si fa una verifica dell’esperienza vissuta.
Circa due mesi fa l’associazione ha organizzato un incontro/confronto rivolto a quei volontari che hanno iniziato nell’ultimo anno a fare servizio in tenda; sotto forma di gioco, si è parlato dei vari significati che la tenda rappresenta con il suo servizio.
Il gruppo economi ha presentato il bilancio consuntivo e preventivo che poi sono stati approvati dall’assemblea. Novità importante dal punto di vista economico è che stata approvata la proposta di mettere dei risparmi in banca etica.
Il gruppo casa ha raccontato i prossimi lavori estivi che si intendono fare nella casa e ha ringraziato tutti quei commercianti di Falconara M.ma che aiutano la Tenda donando gratuitamente i loro prodotti.
Infine si sono raccontati i progetti di rete attraverso i quali l’associazione riesce a mantenere la preziosa presenza dell’operatrice di rete, che al momento è Sara Sartini.
Sara ha seguito e sta seguendo, in sinergia con il gruppo di ascolto e con i volontari referenti della casa di castelferretti:
· alcuni ragazzi che sono arrivati in italia con l’ultima emergenza nord-africa e che si sono ritrovati in strada in seguito alla chiusura della struttura di accoglienza dove erano ospitati;
· casi di persone multiproblematiche che richiedono un lavoro di rete con i servizi sanitari;
· i ragazzi ospiti della casa di Castelferretti.
Inoltre si è fatto presente all’assemblea che il consiglio sta valutando di investire delle risorse economiche per l’attivazione di borse lavoro, volte all’ottenimento di una vera assunzione o a scopo formativo, per aumentare le competenze lavorative delle persone.

5 per mille alla Tenda
Se sei interessato a destinare il tuo 5×1000 dell’IRPEF al sostegno del servizio alle Persone Senza Dimora offerto dalla nostra associazione, ci sono tre modi diversi di farlo. Puoi:
– compilare un’apposita scheda se non denunci alcun reddito;
– oppure se fai il modello 730, compilare anche il modulo 730bis;
– oppure, quando consegnerai il modello UNICO, devi scriverlo nel frontespizio vicino alle informazioni sulla destinazione dell’8 per mille.
Prendi i documenti che ti servono e annota questi dati; occorre
1.firmare in corrispondenza della dicitura “Sostegno delle organizzazioni non lucrative”
2.scrivere il codice fiscale della Tenda: 93023980423 Chiediamo a tutti di diffondere quanto più possibile l’iniziativa, e di fornire a quelli che conosciamo (parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro) il nostro codice fiscale.
Se il cittadino non esprime alcuna preferenza, il 5 per mille resterà allo Stato.
Nella sezione documenti/sensibilizzazione del nostro sito www.tendadiabramo.it trovi un volantino che puoi fotocopiare e distribuire a chi vuoi;il tempo purtroppo è stata la nota dolente, tarpando le ali alla sfida di pallavolo che si stava organizzando.
Ma la prima pietra è stata posata, avremo occasioni per rifarci, sia culinariamente che sportivamente! Il sentiero è tracciato …. Arrivederci alla prossima merenda!!!

Il Sondaggio sul passaparola

Il Consiglio e il gruppo volontari sta riflettendo su come comunicare nella maniera migliore con i volontari e, in materia di passaparola, ci stiamo ancora chiedendo se sia ilmodo migliore di condividere informazioni o se sia forse più opportuno utilizzare altri strumenti:
a tal proposito è cominciato un sondaggio via email con cui stiamo chiedendo ai volontari quanto effettivamente sono abituati a leggere il passaparola.
Sono già arrivate una ventina di risposte ma cogliamo l’occasione per chiedere a tutti di rispondere e per invitare chi non usa la posta elettronica a farci sapere se, effettivamente, legge il passaparola o meno.

Merenda Sociale
Ottimo pomeriggio di festa quello svoltosi Domenica 19 Maggio al Campo del Falconara Rugby in occasione della Merenda Sociale della Tenda.
Di fronte ad una tavola imbandita con ogni ben di Dio i volontari della Tenda non si sono smarriti e affrontando con serietà ed organizzazione la situazione(così come fanno quando svolgono il servizio nella casa) hanno spazzolato tutto lo spazzolabile!
Fave cotte e crude, focaccia con affettato, ciauscolo, formaggio, dolci di vario tipo, torte salate… ben poco è sopravvissuto all’accerchiamento dei nostri!
E nemmeno l’improvviso arrivo della pioggia li ha fermati! In quattro e quattr’otto si sono armati di buona volontà e si sono trasferiti all’interno della struttura della Club House della squadra per terminare quanto iniziato!

La sua vita nel nome del «Dio Straccione»
Caro don Gallo, spesso dicevi che non avrebbero potuto mai farti papa, perché sarebbe suonato male papa-Gallo! In realtà suonerebbe male anche san Gallo, ma non so se ti faranno mai canonicamente santo.
E nemmeno te lo auguro! Ma in moltissimi potremo considerarci privilegiati. Per aver potuto vedere come sono gli occhi, il sorriso e la «sfrontatezza» di un santo per nulla canonico. Temo, purtroppo, che saremo capaci di sciupare anche questo privilegio.
Parlo di noi, gente comune, che abbiamo digerito la notizia della tua morte e la buona novella della tua esistenza, così come abbiamo ingoiato il cibo nel piatto mentre ai tg passavano immagini di te con i migranti, i noglobal, le puttane(…).
Ma penso anche ai politici e agli ecclesiastici, alcuni dei quali hanno sfilato al tuo funerale, quegli stessi che contribuiscono a causare quelle povertà su cui tu ti sei chinato.
Nel Vangelo è raccontata la parabola del «convito nuziale» (Matteo 22, 1-14) che mi ha sempre fatto pensare a te; di fronte al rifiuto degli invitati ufficiali al banchetto di nozze del figlio del re, questi dice ai servi: «Andate ai crocicchi delle strade e chiamate alle nozze tutti quelli che troverete».
Anche oggi, ci sono invitati che si rifiutano di prendere parte al banchetto nuziale imbandito per noi da Dio: sono quei credenti, quegli uomini di chiesa che vanno ostentando il proprio pedigree, quelli preoccupati solo della carriera e del potere, quelli sicuri di avere ormai la salvezza assicurata e che guardano con distacco e disprezzo a tutti gli altri; sono quelli pronti ad emettere condanne e a escludere gli altri, quelli talmente sicuri di avere Dio in tasca da essere poi incapaci di riconoscerlo quando si manifesta.
Sono quelli che credono che si possa imporre un crocifisso e farne la bandiera o il simbolo dei propri interessi e del proprio potere, sono quelli che plaudono alla legge razzista concepita da Bossi e Fini, quelli che non disdegnano di benedire la guerra.
A te, invece, è stato affidato il compito di andare ai «crocicchi delle strade», per invitare tutti ad entrare alle nozze, «buoni e cattivi». Perciò ti sei avvicinato agli emarginati, agli esclusi, agli impoveriti, ai calpestati, agli irregolari, ai clandestini, agli invisibili,ai tribolati, ai barboni, alle puttane, alle ultime tra le puttane, certamente non a quelle stipendiate dei festini di Arcore.
Non ti sei fatto scrupolo di invitare i peccatori e le prostitute, i gay e i travestiti, gli extracomunitari e i rom, i divorziati e i detenuti; e poi le minoranze, coloro che non si adeguano, coloro che vivono negli scantinati della storia e del mondo, e quelli relegati dalla Gerarchia nelle catacombe della Chiesa, coloro che subiscono ingiustizie, le voci fuori dal coro, i dissidenti, i perdenti, i perseguitati, i disobbedienti, gli scomunicati: in una parola, i crocifissi. (…)
Tu e i tuoi della comunità di San Benedetto al Porto, sapete bene cosa vuol dire essere considerati marginali nella Chiesa. Perciò avete imparato ad accogliere i viandanti e a invitare gli ospiti dai «crocicchi delle strade», anzi, la tua Comunità è diventata essa stessa un «crocicchio di strada».
Caro don Gallo ci hai sempre invitato a pensare alla voglia oggi diffusa di non mescolarsi agli altri, a pensare al modo in cui trattiamo gli stranieri, gli zingari, i musulmani, i «negri», i diversi (…).
Sembra di vivere in un mondo e in una chiesa dove c’è posto solo per escludere, separare, dividere, alzare steccati: alcuni egoisticamente in paradiso, gli altri inesorabilmente all’inferno.
Perciò ora tocca a noi raccogliere la tua eredità, è il momento di aprire bene le nostre orecchie all’annuncio che Dio ci ha fatto attraverso di te: ha avuto inizio un grande melting pot tra l’uomo e Dio, si è manifestato il meticciato di Dio.
E tocca a noi stare con i tuoi ultimi, e, in loro, con il tuo e nostro Dio Straccione.
(Don Vitalino della Sala)

Nuovi Nodi nella Rete:Incontro di formazione con il Dipartimento Salute Mentale

Nell’ambito del progetto “Nuovi Nodi nella Rete” Mercoledì 24 aprile si è tenuto, come previsto, un interessante incontro di formazione presso i locali del Centro di Salute Mentale di Ancona.
Oltre a volontari della Tenda e dall’ass.ne SS Annunziata, sono intervenuti a tenere l’incontro l’Assistente Sociale Cittadini, la responsabile del servizio Psicologico Dott.ssa Di Chiacchio, l’Educatrice Moreschini, Aldo per il servizio infermieristico e la Dott.ssa Ferrari in qualità di Medico Psichiatra.
E’ stato interessante notare come il servizio miri, per quanto possibile, ad occuparsi del paziente a vari livelli:
oltre al sostegno farmacologico e psicoterapeutico, il servizio educativo mira ad offrire occasioni di socializzazione e di terapia occupazionale, mentre il servizio sociale si occupa del reinserimento sociale e dei rapporti con gli enti esterni (altri servizi e comunità terapeutica).
Trasversale a tutti i servizi, però, c’è la necessita di mediare ed accompagnare i pazienti e le loro famiglie.
I temi più interessanti che sono stati affrontati sono quelli relativi alla scelta di cambiamento del paziente, della volontarietà della cura e della necessità, sempre più frequente, di fornire un sostegno di questo tipo alle persone senza dimora che, nella nostra zona, ne hanno il bisogno

“La mia prima notte……in Tenda”
a seguito del continuo spostamento e rimescolio di pedine mi accorgo che per la notte di mercoledì 22 maggio figura solo Fra’Lumi. Quale miglior occasione per esordire, andare in avanscoperta e snasarne “l’ebrezza”?
Accendo la lucetta, mi sento con Francesco al quale comunico che sarò io ad affiancarlo.
La serata inizia con lo tudio meticoloso e l’attenzione prestata (precauzioni che poi si riveleranno vane) nel parcheggiare la macchina senza incombere l’indomani nell’ira funesta dei bancarellari e dei vigili urbani di Falconara.
Arrivo al magico civico 589 con un po’ di ritardo con lo zainetto in spalla, come d’abitudine si presentano gli operatori “nottambuli” della Tenda.
Frà è già lì. Una prima chiacchierata con i cuochi che hanno terminato la loro opera e con Sergio che ci lascia le consegne, e poi come due brave vergare accenniamo a “sgrasciare” qualche angolo nascosto della Tenda.
Poi l’ascolto del racconto dell’ospite tunisino dall’accento padano che parla del torto subito da parte di un parente che l’ha lasciato senza soldi e dei retroscena presenti in alcune “pratiche commerciali” che avvengono al confine libico tunisino.
Dopo un paio di solleciti agli ospiti superstiti del dopo cena che ritardano nell’andare a dormire, chiudiamo a chiave il refettorio, la cucina e la stanza dell’accoglienza e ci ritiriamo “intimamente” in stanza a fare le due chiacchere pre-nanna.
Sono momenti d’oro, ed, in quanto rari, piacevoli. La notte passa quasi insonne soprattutto a causa del rumore della automobili che sfrecciano lungo la statale mescolato a quello della pioggia battente.
Ho tempo di pensare e chiedermi, perchè sono qui? Domanda che nasconde nella risposta contraddizioni e paradossi. Fino ad una certa ora Fra’ dorme e russa ma non “cinghialeggia”. Dalla stanza degli ospiti sovrastante ogni tanto si odono passi ed il parquet stride.
Le prime luci dell’alba cominciano ad entrare con discrezione.
Ci svegliamo, riavvolgiamo i sacco a pelo. Omar esce per primo. Sono le 6,20, suona il
campanello, una signora anziana piena di bagagli chiede la solita cosa…. Cominciano a scendere gli ospiti, serviamo il caffe’ con il plumcake e dolci salati, c’è un bel clima tra noi. Fra’ sollecita le due rom e la signora brasiliana che si stanno attardando in camera.
Le Rom escono senza fermarsi al tavolinetto rotondo della colazione. Lavo le tazzine, ultimi controlli e usciamo. Inizia un nuovo giorno per noi e per i ns ospiti, con luci diverse. Un pacca sulla spalla tra me e Frà. E’ stato un piacere. Mi avvio verso la macchina,
non la vedo, un attimo di strizza. E’ nascosta in mezzo ai furgoni del mercato. Il vigile urbano per radio annulla la chiamata al carro attrezzi. E’ andata grassa.
Mi avvio verso Ancona, un itinerario insolito per me a quest’ora. L’ultima volta risale probabilmente ad anni addietro al rientro da Venezia per la giocata annuale al Casino’ ed ancora prima al rientro dal Bandiera Gialla.
Ma parliamo dei tempi di Ciccio Graziani in nazionale.
Viva la Tenda. Pietro

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