Passaparola giugno 2014

Incontro con Don Virginio Colmegna e Fiorenzo De Molli della Casa della Carità di Milano
Un esempio concreto in cui la comunità cresce insieme al servizio
Un caro saluto a Franco Paoltroni
Giornata di sensibilizzazione nella parrocchia di Castelferretti
L’alluvione su Senigallia e la Diocesi di Ancona Osimo
Nuova procedura di accoglienza per la questura
5 per mille alla Tenda

Incontro con Don Virginio Colmegna Fiorenzo De Molli Casa della Carità di Milano

La Tenda di Abramo ha fra i suoi principali obiettivi e compiti statutari quello di sensibilizzare il territorio sui temi del disagio sociale, dell’emarginazione e dell’accoglienza.
Per questo sono stati organizzati nelle giornate del 15 e 16 maggio 2014 delle occasioni di incontro, aperte a tutta la cittadinanza e alle scuole, con i responsabili della Casa della Carità di Milano(www.casadellacarita.org),che quotidianamente offre accoglienza a circa 150 persone.
Nella serata del 15 maggio, all’interno della Chiesa del Rosario, oltre cento persone hanno avuto l’opportunità di ascoltare, dal vivo, l’esperienza di Don Virginio e di Fiorenzo, rispettivamente fondatore e Direttore della Casa.
Don Virginio ha aperto il suo intervento citando il Cardinal Martini che insisteva da un parte sulla “necessità della prossimità’” in quanto per osservare e conoscere una realtà occorre esserne vicini, per poter giudicare occorre conoscere da vicino essere immersi in un contesto; dall’altra sull’importanza dell’ospitalità, come “generatrice di futuro”.
Per questo la Casa della Carità di Milano è aperta alla gente del quartiere dove è collocata: in coerenza con il concetto di prossimità e della necessità di conoscere una realtà o un popolo, occorre prima di tutto creare occasioni per poter dialogare e relazionarsi. Così, solo così, cadono preconcetti e barriere.
Se prima dell’apertura erano state raccolte alcune firme dai residenti finalizzate ad ostacolarne l’attività, ora si intraprendono laboratori di arte e cultura per i giovani e gli anziani, che hanno a disposizione delle stanze della struttura per ritrovarsi e relazionarsi. Relazioni che si intrecciano anche con gli ospiti della casa.
Una signora milanese, amica della Casa, ha voluto festeggiare con Don Colmegna e tutta la realtà della Casa della Carità i suoi 100 anni!
Don Virginio ha insistito molto sull’importanza delle relazioni, dalle quali parte l’azione. Allacciando un legame di conoscenza si pongono le fondamenta per l’azione successiva.
L’aiuto non è nell’anonimato: è solo dando una “storia” ed un “nome” a chi ci sta di fronte che scatta il passaggio dalla indifferenza alla fraternità.
E allora si capisce anche come “esperienze di accoglienza significhino generare futuro”. Dall’intrecciarsi di storie e sostegni reciproci, possono nascere opportunità inaspettate e scoprire energie nuove.
Come dappertutto, assieme alla fatica e ai fallimenti.
Lo stesso cardinal Martini volle che la struttura fosse un”laboratorio di ricerca per credenti e non credenti”e che il termine Carità, che specifica il nome della Casa, venisse sempre coniugato a Giustizia: la Carità senza la Giustizia è una truffa (citando Don Milani).
E’ stata sottolineata la necessità di combattere la “pedagogia del chi ce lo fa fare?”superando il buonismo per interpretare la realtà che ci interroga senza la NON soluzione di mettere barriere, ma guardando in faccia la realtà. L’unica cosa da evitare è far finta che non ci sia il problema…si sono intrecciate in questo cammino le storie di tanti volontari (definite storie di cittadinanza responsabile) che hanno reso possibile e stanno rendendo concreta l’accoglienza quotidiana di circa 150 persone, in affiancamento alle figure professionali che vi lavorano.
Durante la serata si è ascoltato anche l’intervento del Direttore Fiorenzo De Molli che si è soffermato sull’attuale emergenza che sta vedendo impegnata la struttura milanese in questo periodo: su richiesta della prefettura stanno gestendo l’accoglienza di centinaia di profughi dalla Siria, passati per Lampedusa e accolti in palestre o simili. Testimoniando, anche in questo frangente, come l’accoglienza possa generare futuro e che non ci si può’ voltare dall’altra parte se la realtà ti interpella.
In conclusione tre sono gli aspetti che permettono alla realtà di continuare il grande cammino di testimonianza e che non vanno dimenticati: primo una grande professionalità e un metodo di lavoro che parta dal lavoro di equipe, passando per il confronto e la verifica finale di un progetto; secondo una grande carica ideale e infine; terzo una immensa capacità di ricaricarsi, evitando la tentazione dell’elenco dei mali che ci affliggono ma essendo sempre persone cariche di speranza.
Lunga vita agli amiche della Casa della Carità di Don Colmegna!

 

Un esempio concreto in cui la comunità cresce insieme al servizio

Il gruppo Scout Agesci Falconara 2 sta avviando un progetto concreto, in collaborazione con la Caritas di Ancona e la Tenda di Abramo, rivolto all’inserimento lavorativo di Souleymane J., il ragazzo che è ospite da circa 2 anni nella casa di seconda accoglienza di Castelferretti. I ragazzi del gruppo scout si stanno impegnando a seguire ogni fase del progetto, accompagnati dagli operatori della tenda e della Caritas. Hanno conosciuto direttamente S., si stanno mettendo alla ricerca dei finanziamenti per avviare una borsa lavoro che durerà tre o sei mesi e della sua sede di svolgimento. Un esempio concreto in cui dei ragazzi all’interno del loro percorso scout decidono di mettersi al servizio della comunità per capire, conoscere meglio una realtà e maturare dei propri pensieri, e contemporaneamente si offre un servizio in più per le persone in difficoltà.

Un caro saluto a Franco Paoltroni

Il 20 maggio ci ha lasciato improvvisamente un carissimo volontario, Franco Paoltroni. Franco era un volontario “storico” della Tenda, faceva parte del mitico gruppo dei castelferrettesi, sempre presente nel servizio e nello spirito dell’associazione. L’ultima volta che l’ho visto è stato durante il periodo in cui il comune di falconara ci propose di offrirci direttamente gli ingredienti dei secondi piatti, a fronte di un aumento del contributo economico. Passai appositamente durante un suo turno di cucina per chiedergli consiglio e lui mi disse: “ Erika tutto si fa. Basta organizzarsi e poi dipende dal menù che si sceglie, perché se ti capita di fare lo spezzatino di carne non so se in un’ora e mezzo ce la si fa…!” Ed io ritornai a casa più tranquilla e più certa di non essere sola in questo eventuale e grande cambiamento per la Tenda. E’ stato una sicurezza per la Tenda ed ora continuerà a cucinare da lassù. Ciao Franco.

 

Giornata di sensibilizzazione nella parrocchia di Castelferretti

La tenda si è raccontata nel fine settimana del 10 e 11 maggio nella parrocchia di Castelferretti, al termine delle messe. La squadra dei volontari di Castelferretti si è attivata per presenziare nel banchetto informativo e per raccontare in pochi minuti il significato della Tenda. Abbiamo trovato 3 nuovi volontari ed è stato significativo, come sempre, concretizzare la collaborazione con la parrocchia, unire lo spirito cristiano all’azione concreta della Tenda, composta da oltre 250 persone accomunate dal medesimo progetto di dare accoglienza a chi bussa alla porta, volontario e ospite, per tentare di stabilire un contatto umano, spesso difficile da vivere, e costruire delle relazioni autentiche e vere .. Un grazie per questo momento di condivisione a Franco, Mirella, Massimo, Luigi, Giorgio, Sergio e a don Gabriele che ha dato uno spazio alla Tenda di Abramo.

 

L’alluvione su Senigallia e la Diocesi di Ancona Osimo

L’alluvione che ha colpito la Diocesi di Senigallia è ancora in atto. Nella riunione dei Direttori Caritas delle Marche del 16 c.m., dopo aver ascoltato il Direttore Caritas, don Giancarlo, ed il Vescovo di Senigallia, Mons. Orlandoni, che, tra l’altro, ci ha detto: “Grande è il lavoro fatto dai volontari che sono stati coordinati dalla Caritas. Hanno tolto acqua e fango ma anche portato sorrisi. … sarebbe cosa molto gradita e utile favorire il sostegno alle famiglie e riuscire a dare un aiuto per le necessità che presentano quelle maggiormente colpite”,si è deciso di intervenire con:

-Progetti di sostegno alle famiglie: le Caritas diocesane si attiveranno per rendere possibili aiuti economici alle famiglie in forma di contributo economico finalizzato a ripristinare le condizioni minime di vita e dell’ambiente domestico. A questo proposito si è concordato di attendere la preparazione da parte della Caritas di Senigallia di una scheda che evidenzi sinteticamente il tipo di bisogno a cui si intende rispondere e la modalità con cui partecipare. Tale scheda sarà fornita nei prossimi giorni; la Caritas di Senigallia, infatti, sta sistematizzando in forma progettuale una serie di azioni, tra cui quella a cui si è fatto qui cenno.
Il progetto è di “adottare” una famiglia con un contributo di euro 3.000 circa, da consegnare alla Caritas di Senigallia.
Chiediamo a coloro che vogliono partecipare a tale progetto di farci pervenire la loro offerta in tempi brevi, in modo da spedire un’unica somma come contributo diocesano.

-Sostegno quotidiano alle azioni di prossimità alla popolazione: non è cessata la necessità di supportare la popolazione colpita. Ora più che mai, però, emerge l’esigenza di presenze con un minimo di continuità, autonome e qualificate in grado di compiere azioni di tipo operativo (per es.: portare pasti, pulizia…) in combinazione con capacità di ascolto e di relazione di aiuto. Questo tipo di risorse necessitano di essere coordinate con la Caritas di Senigallia. Tutte le Caritas diocesane, quindi, possono ora dare il migliore e più utile aiuto individuando tra i propri operatori e volontari formati: 1 persona di riferimento che possa condurre un gruppo di 3-4 persone. Tale gruppo sarebbe utile fosse composto da qualcuno in grado di svolgere attività anche di tipo manuale e qualcuno con competenze nella relazione di aiuto. A prescindere da questa formula vi preghiamo di valutare anche la possibilità di mettere a disposizione persone che sappiano coordinarsi con la Caritas di Senigallia per attività di ascolto. Punto di riferimento a Andrea Tondi (uff. 071.201512).
Vi ricordiamo, infine, che è estremamente utile mettere a disposizione anche automezzi per carico-scarico di materiali con conducente (es. fiorino …) o far ottenere sconti per acquisti elettrodomestici .
Grazie.
Carlo Pesco, Direttore Caritas Ancona-Osimo

 

Nuova procedura di accoglienza per la questura

Avverrà tramite internet e per ora se ne occuperanno i membri del consiglio.
Cosa devono fare i volontari dell’accoglienza:
1) Segnare sul registro verde, sotto la voce osservazioni il luogo di rilascio del documento (un’informazione che non chiedevamo prima).
2) mandare comunque il fax alla questura nel caso in cui il documento sia un permesso di soggiorno o comunque non un documento tradizionale (carta di identità, passaporto, patente con foto) perché questo tipo di documenti non sono accettati dall’applicativo web della questura. Privilegiare quindi i documenti tradizionali nel caso l’ospite fosse in possesso di più documenti.
3) se l’ospite si presenta con delle fotocopie dei documenti con o senza la denuncia di smarrimento va avvisato il consiglio che valuterà caso per caso se accogliere o meno la persona, la quale va invitata a provvedere nei prossimi giorni a rifarsi i documenti originali e la denuncia di smarrimento laddove non l’avesse ancora fatta.
4)continuare a mandare il fax ai carabinieri di falconara.
Grazie a tutti e buon servizio.

 

5 per mille alla Tenda

Se sei interessato a destinare il tuo 5×1000 dell’IRPEF al sostegno del servizio alle Persone Senza Dimora offerto dalla nostra associazione, ci sono tre modi diversi di farlo. Puoi:
– compilare un’apposita scheda se non denunci alcun reddito;
– oppure se fai il modello 730, compilare anche il modulo 730bis;
– oppure, quando consegnerai il modello UNICO, devi scriverlo nel frontespizio vicino alle informazioni sulla destinazione dell’8 per mille.
Prendi i documenti che ti servono e annota questi dati; occorre
1.firmare in corrispondenza della dicitura “Sostegno delle organizzazioni non lucrative”
2.scrivere il codice fiscale della Tenda: 93023980423
Chiediamo a tutti di diffondere quanto più possibile l’iniziativa, e di fornire a quelli che conosciamo (parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro) il nostro codice fiscale. Se il cittadino non esprime alcuna preferenza, il 5 per mille resterà allo Stato.
Nella sezione documenti/sensibilizzazione del nostro sito www.tendadiabramo.it trovi un volantino che puoi fotocopiare e distribuire a chi vuoi.

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