Passaparola marzo 2021

Emergenza sanitaria e Tenda di Abramo: il punto della situazione

Il servizio di accoglienza della Tenda di Abramo non è mai cessato in tutti questi mesi di pandemia. Pur trasformandosi continuamente in funzione dell’evoluzione della situazione sanitaria, si è sempre cercato di garantire tutto ciò che fosse possibile a favore delle persone senza dimora.

Ad esempio:

se da fine ottobre 2021 non è stato possibile accogliere le persone per la notte presso la casa di Via Flaminia, si è sempre continuata l’accoglienza in strutture alberghiere. Ad oggi siamo ancora nel pieno del cosiddetto “piano freddo” e al 28 febbraio sono ancora 9 le persone accolte che altrimenti avrebbero passato all’aperto queste settimane.  Tutto ciò grazie alla collaborazione fra Tenda, RiBo-Unità di Strada, Ambito Territoriale 12 e Servizi Sociali del Comune di Falconara. In particolare per due ragazzi si è intrapresa una collaborazione significativa anche con Freewoman. Incontri regolari a cadenza bisettimanale, in modalità on line, servono poi per fare il punto della situazione, assieme;

se il gruppo di ascolto non effettua il suo servizio settimanale del lunedì sera come prima della pandemia, ormai da mesi le telefonate dei volontari continuano ancora più frequenti. Vengono contattate sia le persone attualmente ospiti sia alcune che sono state seguite nei mesi precedenti, ma con le quali l’amicizia e la relazione non si sono interrotte;

se i fornelli della cucina non vengono accesi giornalmente, da fine ottobre tutti i giovedì sera due volontarie o volontari del servizio cucina preparano una ventina di primi piatti da asporto per la distribuzione da parte dei volontari di RiBo Unità di Strada;

il nuovo servizio docce, svolte due volte a settimana, continua senza interruzioni, registrando anche la disponibilità di nuovi preziosi volontari che possono dare il cambio a chi lo svolge già da tempo. Naturalmente le prenotazioni per poter fare una doccia non mancano mai. Tutto scorre efficacemente sotto la regia importante di Chiara P. e di Francesco Re, che hanno preso il testimone da Maria che ha terminato il servizio civile;

sul versante della sensibilizzazione del territorio riguardo i temi dell’accoglienza, c’è stata una grande adesione, a fine gennaio, all’iniziativa #covidinstrada, con ben oltre 100 foto e video pervenuti, la pubblicazione di articoli sui media locali e una ripresa del dibattito e del confronto con le Istituzioni sulla difficilissima realtà dei senza dimora in tempi di emergenza sanitaria.

Nel corso del mese di febbraio sono stati effettuati due incontri, con la partecipazione di un’infermiera e due dottoresse di Sanità Marche. Tali incontri sono stati il seguito di quello già svolto nel corso del mese di gennaio, una prima riunione on line con l’obiettivo di capire le principali necessità della Tenda di Abramo. Necessità già indicate in precedenti documenti inviati alle Istituzioni dapprima a maggio e poi a fine novembre, sottoscritti dalla stragrande maggioranza delle Case di Accoglienza marchigiane, che possono essere sintetizzate come segue:

– riferimento sanitario per problematiche generali degli ospiti ed in particolare per la somministrazione di tamponi periodici (a scadenza almeno quindicinale) e preventivi prima di nuovi ingressi in struttura;

– riferimento per le quarantene preventive in caso di possibili contatti con positivi;

– riferimento per eventuali casi positivi;

– monitoraggio e supporto sanitario rivolto anche ai volontari (tamponi periodici);

– effettuazione dei vaccini ai senza dimora;

– effettuazione dei vaccini ai volontari.

Così la mattina di mercoledì 3 febbraio è stato effettuato un nuovo e approfondito incontro, direttamente presso i locali di Via Flaminia 589, con la presenza delle tre rappresentanti di Sanità Marche, la coordinatrice dell’Ambito Territoriale 12 e la responsabile dei Servizi Sociali del Comune.

Oltre alla spiegazione da parte nostra dell’organizzazione del servizio di accoglienza in tempi di emergenza sanitaria, si sono ipotizzati sia gli ulteriori accorgimenti rispetto a quanto già effettuato (ad esempio: il numero degli ospiti in questo momento non potrebbe superare le tre persone; i pasti verrebbero consumati in camera; ogni ospite avrebbe una doccia e un bagno ad utilizzo esclusivo; la permanenza presso i locali comuni sarebbe minima e sempre con le mascherine);

sia quali interventi, strettamente sanitari, si possano mettere concretamente in atto con il supporto della Sanità.

Un nuovo incontro, sempre con la presenza dell’infermiera e delle due dottoresse, in modalità on line, si è svolto nella seconda metà di febbraio, con la partecipazione di numerosi rappresentanti del Consiglio.

Il dibattito e il confronto hanno chiarito che ci verrebbero forniti dei tamponi da poter somministrare, con cadenza settimanale, ad ospiti e volontari; si potrebbe individuare un medico di riferimento temporaneo per gli ospiti con permanenza superiore ai due mesi; ci è stato chiarito che con le nuove modalità organizzative non sarebbe necessario disporre la quarantena degli altri ospiti  in seguito a un possibile caso positivo al Covid.

Inoltre sono stati definiti i necessari dispostivi di protezione individuale per i volontari dei diversi turni.

Altri punti restano aperti, in particolare: la necessità di individuare, in autonomia, il personale sanitario (infermiere e infermieri) che una volta a settimana per una mezz’ora si occupi di effettuare i tamponi; occorrerebbe poi organizzare il trasporto dei tamponi all’USCA; dovremmo infine avere ulteriori rassicurazioni sulla tempestività del trasporto al COVID Hotel del possibile caso positivo.

La riflessione e il confronto sugli scenari continuano senza interruzione. Per il momento il Consiglio è orientato a proseguire con le attuali modalità di servizio a favore delle persone senza dimora, mantenendo in parallelo apertissimo il dialogo e il dibattito con le Istituzioni e con le altre realtà di accoglienza marchigiane, individuando di volta in volta le priorità e le nuove esigenze.

In attesa che si presenti la possibilità di riprendere l’accoglienza notturna coniugando, come sempre, la serenità dei volontari e l’attenzione verso le persone che bussano alla porta di Via Flaminia.

Anche in questi giorni sono numerosi coloro che passano a chiedere informazioni su quando si potrà riaprire…

5 Per Mille Alla Tenda

Se sei interessato a destinare il tuo 5×1000 dell’IRPEF al sostegno del servizio alle Persone Senza Dimora offerto dalla nostra Associazione, ci sono tre modi diversi di farlo. Puoi:

– compilare un’apposita scheda, se non denunci alcun reddito;

– oppure, se fai il modello 730, compilare anche il modu-lo 730bis;

– oppure, quando consegnerai il modello UNICO, scriver-lo nel frontespizio vicino alle informazioni sulla destina-zione dell’8 per mille.

   Prendi i documenti che ti servono e annota questi dati: occorre

1. firmare in corrispondenza della dicitura “Sostegno delle organizzazioni non lucrative”

2. scrivere il codice fiscale della Tenda: 93023980423.

   Chiediamo a tutti di diffondere quanto più possibile l’i-niziativa e di fornire a quelli che conosciamo (parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro) il nostro codice fi-scale. Se il cittadino non esprime alcuna preferenza, il 5 per mille resterà allo Stato.

 Nella sezione documenti/ sensibilizzazione del nostro si-to www.tendadiabramo.it trovi un volantino che puoi fo-tocopiare e distribuire a chi vuoi.

Grazie, amici del Dopolavoro Ferroviario

Il Dopolavoro Ferroviario di Ancona, per il secondo anno consecutivo, offre alla Tenda di Abramo un contributo economico ed un pacco contenente prevalentemente abbigliamento intimo per i nostri ospiti. Un gesto di inestimabile valore visto che l’iniziativa è resa possibile destinando una parte della quota di partecipazione agli eventi DLF, nella circostanza relativi al 2020, giocoforza ridimensionati a causa della pandemia.

All’ingresso nella sede DLF ho percepito la sensazione come se il tempo si fosse fermato: la presenza della sola Presidente che mi ha accolto; le brochure ed i dépliant degli eventi programmati fermi lì, senza un seguito… L’unica loro iniziativa attualmente operativa, condivisa tramite la piattaforma zoom, è la serata dedicata alla lettura.

Anche da parte dei nostri amici del DLF tanta frustrazione, ma anche tanta voglia di ricominciare prima possibile!

Sempre e solo a piedi?

Per le persone che vivono una situazione di povertà economica, la mobilità è essenziale per poter accedere ai servizi base: le mense, i servizi pubblici, le Caritas, i Centri di Accoglienza sparsi sul territorio.

Ma chi non può pagare un biglietto come fa?

Si prende una multa! Che ovviamente non si può pagare, e che diventa una “condanna all’ergastolo”; perché i termini per pagare la multa scadono, partono gli interessi di mora e se la persona che si trova in uno stato di povertà dovesse trovare un lavoro e tentare di uscire dalla strada, si troverebbe un pesante macigno che rischia di riportarlo a fondo.

Ma è intelligente questo sistema? Che senso ha fare una multa a una persona che non può pagarla e, allo stesso tempo, ipotecare la possibilità di farlo uscire dalla pover-tà?

L’associazione Avvocato di Strada (https://www.avvocatodistrada.it) ha vinto una sua stori-ca battaglia in Emilia-Romagna: la Regione ha infatti stanziato 1,5 MEuro per consentire ai Comuni di sostenere integralmente i costi degli abbonamenti per le persone senza dimora, sulla base della valutazione di un effettivo bisogno da parte dei servizi sociali.

I Comuni dovranno rilasciare una attestazione per il rilascio degli abbonamenti per le persone senza fissa dimora che necessitano di utilizzare il trasporto pubblico locale, nell’ambito di un percorso di inserimento sociale, e provvedere direttamente alla consegna delle tessere a chi ne ha diritto, sensibilizzando anche al rispetto delle regole di accesso ai mezzi pubblici.

Sempre i Comuni dovranno fornire alle società di tra-sporto un elenco delle persone a cui è stato rilasciato l’abbonamento per gli opportuni controlli e monitoraggi.

Una battaglia di civiltà da portare avanti anche nel no-stro territorio.

Matteo

Nuovo IBAN

Comunichiamo a tutti che le coordinate bancarie della nostra Associazione sono cambiate: il nostro nuovo codice IBAN è IT90B0538737350000042885300

Presso Bper – filiale di Falconara

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