Passaparola novembre 2019

Evento finale progetto Con.. Tatto
17 Ottobre: Giornata Mondiale Contro la Povertà
Una Giornata in Tenda di Abramo
I rapporti con il quartiere
Attenzione alle notizie
La rubrica delle “attenzioni”
Nonni e Nipoti corrono con noi!

Evento finale progetto Con.. Tatto

Carissimo volontario e amico,
ti scriviamo per invitarti all’evento finale del progetto Con..Tatto (www.asscontatto.it), di cui la Tenda di Abramo fa parte da circa 10 anni, dal titolo:
“Con…Tatto 3. La rete, i protagonisti e le esperienze di un progetto di welfare sociale”.
L’evento si terrà giovedì 14 novembre alle 17.00 presso l’Auditorium della Mole Vanvitelliana di Ancona. Sarà un’importante occasione per far conoscere alla cittadinanza i risultati del progetto.
Oltre ai beneficiari saranno presenti anche i rappresentanti della Regione Marche, del Comune di Ancona e delle aziende che hanno aderito al progetto.
Ti aspettiamo!

17 Ottobre: Giornata Mondiale Contro la Povertà

La celebrazione di questa giornata risale al 17 ottobre 1987 , quando più di 100.000 persone si riunirono al Trocadéro di Parigi – dove nel 1948 fu firmata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo – per onorare le vittime della povertà, della violenza e della fame. In quell’occasione fu ribadito che la povertà rappresenta una violazione dei diritti di ogni individuo e che per tale ragione deve essere sradicata. Durante l’incontro, venne mostrata una pietra incisa con i propositi per l’eliminazione della povertà. Da allora, ogni anno, persone di ogni credo si riuniscono il 17 ottobre per rinnovare il loro impegno nella lotta contro la povertà.
Ci piacerebbe, in occasione di questa ricorrenza, ricordare il servizio dei nostri volontari, centinaia di persone che svolgono con il cuore un importante Servizio in Tenda di Abramo: un piccolo impegno, una piccola goccia nell’oceano, che se non ci fosse, all’oceano mancherebbe.
Buona lettura!

Una Giornata in Tenda di Abramo

Sono le ore 6:30 quando il “timer” aziona automaticamente la musica della radio. Un rumore misto fra una voce radiofonica e alcune interferenze, gracchianti e insistenti, pervade implacabile le stanze e la scala della casa color verde acqua di Via Flaminia, 589. A Falconara Marittima.
È ora di svegliarsi alla casa di accoglienza Tenda di Abramo…
Il volontario della notte prende la chiave della cucina e prepara il tavolinetto da allestire in corridoio con il caffè e i biscotti. Contemporaneamente l’altro dei due volontari che hanno effettuato il turno sistema il suo sacco a pelo. Poi passa nelle stanze dove hanno dormito i 13 ospiti della casa. Il veloce passaggio nelle stanze ha l’obiettivo di dare il buongiorno a voce, ma anche quello di persuadere i più dormiglioni ad alzarsi.
Mentre la radio continua ad emettere suoni (dura circa 15 minuti), fra le 6:30 e le 7:00 gli ospiti si lavano e alla spicciolata scendono a bere un po’ di caffè preparato nel thermos dai volontari della cucina la sera prima. Qualcuno finisce, veloce, il bucato non fatto la sera precedente. Un altro signore si fa la barba con cura.
Poi verso le 6:45 la musica smette. Lungo il corridoio, per le scale o seduti nella panchina all’ingresso, gli ospiti scambiano due chiacchiere, si beve un po’ di caffè e si mangia qualcosa. Ci si prepara ad affrontare la giornata. Per alcuni esiste una bozza di programma, per altri le ore scorreranno in attesa della riapertura alle 18:30.
Le donne, come tradizione, escono dalla loro stanza e scendono per ultime. Al limite dell’orario di uscita: le 7:00 in punto. Due di loro bevono velocemente il caffè, lasciano la loro chiave e si avviano velocemente alla porta.
Gli ospiti salutano i volontari notte, lasciando loro la chiave dell’armadietto e si avviano verso la fermata dell’autobus. Spesso, uscendo, ringraziano con una parola ed un sorriso di intesa. Altri si preoccupano di quando sarà la loro ultima notte di permanenza e cominciano ad informarsi sulla possibilità di un prolungamento del tempo di permanenza…
Prima di lasciare la struttura i volontari controllano se la bacheca esterna debba essere aggiornata con il numero dei posti a disposizione. Sì, perché la bacheca attaccata al portone di legno verde scuro è il principale strumento di comunicazione con i potenziali nuovi ospiti della struttura. Se il numero indicato fuori è zero significa che non ci sono posti liberi e dunque è inutile aspettare. Diversamente se sulla bacheca c’è scritto un numero diverso da zero, significa che, aspettando pazientemente e fiduciosi fino all’apertura delle 18:30, si può accedere presso la casa.
In mattinata poi, se il turno è coperto, arrivano le due signore delle pulizie. Aprono la porta, si cambiano nella stanzetta dei volontari e vanno verso l’armadietto dove sono conservati i prodotti per pulire.
La pulizia nella casa non è mai sufficiente, visto l’uso intensivo che viene fatto dei locali (cucina, refettorio, camere da letto, bagni, ufficio accoglienza…). Ma comunque, nel tempo a disposizione, prima di tornare a casa, si fa del proprio meglio, come sempre e come tutti.
A volte durante la giornata alcuni potenziali ospiti passano davanti alla casa di accoglienza. Guardano la bacheca esterna per vedere se vi siano posti disponibili.
Alle 18:15 inizia il turno accoglienza. Già le persone stanno aspettando l’apertura delle 18:30, in quanto hanno premura di fare il bucato, una doccia e riposarsi un po’ davanti alla tv, in attesa della cena.
Puntuali arrivano i volontari del turno accoglienza per il loro turno mensile.
18:30: ora tutto è pronto per riaprire la porta. Come tutti i giorni.
Gli ospiti già fuori entrano in fila. Sanno che essendo i volontari sempre diversi da quelli del giorno prima occorre far rivedere i loro documenti e poi prendere la chiave dell’armadietto.
In due chiedono il sapone per il bucato, un terzo le lamette e la schiuma da barba. Un altro ospite si piazza diretto davanti alla tv.
Il campanello suona ogni tanto: sono gli altri ospiti che rientrano. Si chiede per conferma il documento come da regolamento. Qualcuno lo presenta automaticamente, altri accennano una risata… In fondo è una piccola formalità, ma necessaria.
Qualche minuto dopo arrivano i volontari della cucina: oggi ci sono marito e moglie, che hanno deciso di dedicare la preparazione di una cena al mese agli ospite della Tenda di Abramo. Hanno già chiaro in mente il sugo che prepareranno!
Aspettando la cena i volontari dell’accoglienza apparecchiano la tavola del refettorio assieme agli ospiti disponibili.
Per alcuni è bello e importante scambiare due parole: a volte può capitare di sentirsi raccontare il viaggio a dir poco avventuroso che hanno dovuto fare per raggiungere l’Italia; altre volte qualche ospite italiano fa il confronto tra la sua città e quelle delle Marche; oppure parlano della vita precedente e di quella sperata. Con altri si parla dei massimi sistemi e con altri ancora di calcio.
Il momento della cena spesso è un momento di condivisione. Non mancano i complimenti per i cuochi. Altre volte ci si lamenta perché il peperoncino non è sufficiente o si ha qualcosa da ridire sul vicino…
Dinamiche normali. Che si gestiscono e si impara a gestire.
Alle 21:00, puntuali, arrivano i due volontari del turno notte.
Ci si dà il cambio in stanza accoglienza, condividendo le informazioni principali: chi finisce il periodo di permanenza, eventuali richieste particolari o episodi degni di segnalazione. Fino all’ora del silenzio (alle 23:00 si spengono luci e tv, a meno che non ci sia qualche film irrinunciabile), si trascorrono minuti di nuova conversazione e condivisione di esperienze.
Poi i volontari e gli ospiti vanno a dormire. Se tutto va bene si dorme e si aspetta la radio che si aziona automaticamente alle 6:30 per ricominciare. Con la differenza che si è condiviso un pezzo di strada assieme.
Per chi volesse diventare volontario o scriverci o semplicemente chiedere che gli venga inviato il nostro “Passaparola” mensile con tutte le vicissitudini del mese basta inviare una mail a info@tendadiabramo.it.
Per chi volesse seguirci il nostro sito è www.tendadiabramo.it (con tutti i documenti associativi e molto materiale storico).
Siamo anche su Facebook, su Instagram e su Twitter!
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Vi aspettiamo!

I rapporti con il quartiere

La nostra associazione svolge un lavoro importante, ma, come potrete immaginare, essere nostri vicini di casa può rivelarsi difficile perché alcuni dei nostri ospiti possono creare problemi. Negli ultimi mesi in particolare abbiamo ricevuto molte lamentele perché qualche ospite ha lanciato (da una delle nostre finestre) bottiglie di birra o altri alcolici. Ci stiamo attrezzando per porre rimedio alla questione e stiamo cercando di essere amichevoli, abbiamo anche fatto visitare la casa ai nostri vicini, ma chiediamo ai volontari di fare attenzione agli ospiti che possono dare più problemi – ricordiamo che in Tenda non si può dormire in stato di ebbrezza o comunque portando con sé alcolici – e tenerli fuori, o comunque chiedere aiuto al referente settimanale nella gestione dei rapporti più difficili.

Attenzione alle notizie

Alcuni giorni fa sono usciti su alcuni giornali locali articoli con la notizia di una lite in piazza a Falconara, nella quale una donna avrebbe gettato del liquido (varechina sembrerebbe) sul volto di un uomo.
Gli articoli riportavano, tutti, in forte evidenza che la persona “è una senza dimora ospite della Tenda Di Abramo”.
Nel premettere che la cosa di gran lunga più importante è che la vittima possa avere una prontissima guarigione, vorremmo condividere due piccole osservazioni.
La prima è la ricorrente enfasi verso una certa categoria di persone, in questo caso una “senza dimora”, che porta al consolidarsi di un automatismo: senza dimora=delinquente, affermazione che in quasi trenta anni di attività le centinaia di volontari dell’Associazione possono serenamente smentire.
La seconda è che da tutte le verifiche fatte non vi è mai stata presso la struttura di via Flaminia una persona ospite con le caratteristiche riportate sui giornali!
Buon proseguimento!

La rubrica delle “attenzioni”

Domenica 13 Ottobre, in una bellissima giornata di sole, la casa parrocchiale di Barcaglione ha ospitato i volontari della Tenda di Abramo, per il consueto pranzo annuale.
Ancora una volta una preziosa occasione di confronto, per mangiare e stare assieme e per fare memoria di persone significative che ci hanno lasciato e hanno dato tantissimo all’Associazione e al territorio.
Le tavolate, preparate in mattinata, sono come sempre apparecchiate in modo artigianale, rigorosamente con materiale compostabile e dotate di fantasiosi centrotavola di frutta e carta argentata…
Prima di pranzo c’è stato il momento assembleare con relativo e sempre utile ripasso di procedure varie per l’accoglienza, la distribuzione dei kit igienici, le modalità delle nuove prenotazioni e una rapida carrellata degli errori più ricorrenti nei quali incappiamo. Come sempre per cercare di rendere i turni più sereni possibile e l’accoglienza degli ospiti adeguata e “di qualità”..
E’ stato anche presentato il programma del trentennale dell’Associazione. Sono state messe le idee sul tavolo ed è stata approntata una prima divisione dei compiti per formare i gruppi di lavoro, comunicare le date già fissate, individuare le possibili criticità e le opportunità da non mancare in un appuntamento così importante. Si è da subito capito che il cuore delle iniziative sarà condensato nella seconda metà di marzo 2020. Si sta lavorando ad un originale libro, ad un convegno, un video, ecc ecc, con l’obiettivo di fare memoria, verificare, scambiare idee ed energie con il territorio che ci circonda e naturalmente … fare festa assieme.
Dopodiché le circa 130 persone presenti si sono raggruppate per la foto e, finalmente, ci si è seduti a tavola per mangiare assieme.
Prima di consumare il caffè, all’aperto e con una splendida vista sulla campagna marchigiana, caffè rigorosamente Equo e Solidale, offerto e preparato per tutti dal nostro Sergio (che ha procurato e consegnato anche un vasto assortimento di “ammazza-caffè” ai coraggiosi che hanno osato avventurarsi …) e i dolci (questi offerti dai consiglieri), ci si è complimentati con Chiara, per la sua laurea raggiunta in concomitanza con il servizio civile che sta svolgendo con grande professionalità e impegno presso la nostra Associazione.
Un importante momento di memoria e riconoscenza si è vissuto attraverso le opere pensate e realizzate appositamente da Fabio: i famosi “sognidelegno”. Un segno sempre troppo piccolo, ma sicuramente denso di umanità e voglia di “stare assieme”, per onorare chi ha camminato con e per la nostra Associazione, prima di noi. Quest’anno erano presenti, oltre ai moltissimi amici, i familiari di Riccardo Borini, Lorella Campanella, Luciano Miccio. Tutti e tre, assieme a chi li ha preceduti, ci stanno guardando dall’alto.
Sempre consapevoli che “la maestosa quercia di oggi è solo la ghianda di ieri che ha tenuto duro …””

Nonni e Nipoti corrono con noi!

Il 23 ottobre si è tenuta la cerimonia di consegna inerente una raccolta fondi avvenuta alla manifestazione “La corsa Nonni-Nipoti”, proprio come l’anno scorso: ci teniamo a ringraziare chi ha organizzato l’evento ed ha pensato anche stavolta a noi!

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