Passaparola Febbraio Marzo 2025
…”in via Friuli sono stato bene”…
Le Associazioni e i privati cittadini hanno rinnovato – anche per il 2025 – l’impegno nella gestione dei locali parrocchiali per l’accoglienza straordinaria di “persone senza dimora” durante il periodo più freddo dell’anno…
Oltre ad un luogo riscaldato dove poter dormire e consumare i pasti, viene offerto un “servizio docce e lavanderia”, in collaborazione con ATS12 e i Servizi sociali del Comune di Falconara Marittima…
… alla Tenda di Abramo sono le 6 e 50 del mattino … scambio due chiacchiere, dopo un risveglio troppo veloce, nel frattempo verso il caffè agli ospiti che escono alla spicciolata, lasciando la chiave del loro armadietto in casa per poi riprenderla stasera alla riapertura.
Fra un taglio di fetta di dolce e l’immondizia da gestire, un ragazzo mi chiede: “Ma tu fai la notte anche in Via Friuli? Sì certo, mi ricordo di te… “
Allora chiedo all’ospite, che avevo già riconosciuto, con curiosità: “Come è andata quest’anno? Hai avuto disagio a raggiungere il posto?” (via Friuli è a metà collina e non è comodo a piedi, poi non ci sono le docce e si dorme in una camerata comune …)
La risposta è stata veloce e senza tentennamenti: “Sono stato benissimo! Poi quest’anno ci si poteva alzare più tardi, grazie al turno colazione, e l’apertura anticipata delle 17 e 30 ha fatto la differenza!..”
Basterebbe questo breve scambio di battute per raccontare e fare la verifica del piano freddo 2025…
La testimonianza diretta e molto positiva di un ospite a qualche giorno di distanza è la miglior sintesi di un’esperienza che si rinnova ormai dal 2017.
Assieme alle immancabili difficoltà e situazioni da migliorare, le Associazioni che hanno sottoscritto il protocollo con i servizi sociali del Comune di Falconara Marittima (2024 – 2026) sono tornate a coordinarsi per organizzare l’allestimento e la gestione dei locali messi a disposizione dalla Parrocchia San Giuseppe, in Via Friuli, da anni ormai adibiti – in via straordinaria – all’accoglienza di alcune persone senza dimora, durante il periodo più freddo dell’anno.
Si tratta di una scelta che costringe tutti ad uscire dal quotidiano per alzare lo sguardo “oltre” e raggiungere un risultato che è sicuramente maggiore rispetto alla somma dei singoli, per un’esperienza di “cittadinanza attiva”, in affiancamento e a supporto delle realtà già esistenti che si occupano di accoglienza tutto l’anno.
Premesso che l’obiettivo principale resta quello di passare da una mentalità emergenziale ad una di programmazione, … perché il freddo arriva tutti gli anni, si cerca sempre di apportare nuovi miglioramenti a favore prima di tutto degli ospiti e poi dei volontari che rendono possibile l’attivazione.
• A vantaggio degli ospiti sono stati ampliati gli orari di apertura: per tutte e cinque le settimane è stato possibile entrare anticipatamente rispetto al passato (alle 17 e 30 anziché alle 18 e 30), e soprattutto si è riusciti a posticipare la chiusura mattutina di un’ora, orario che ha evitato la chiusura del rifugio ad un orario in cui, in quelle gelide mattine di gennaio con una “temperatura proibitiva”, è ancora notte.,, Questa cura ha permesso il confermarsi di un clima spesso familiare e tranquillo, con la consuetudine di scambiare quattro chiacchiere sulla giornata trascorsa o “sui problemi del mondo”…
• A vantaggio dei volontari (per le 5 settimane di apertura ben 112 persone ripartite in 268 turni totali) è stata adottata una nuova modalità per organizzare i turni, tramite l’adozione di una apposita “APP”, proposta dagli organizzatori e diligentemente scaricata da tutti. Questa innovazione ha permesso una maggior visibilità generale dei turni ancora da coprire, permettendo “veloci auto-candidature”, con giorni di anticipo.
• Infine anche a vantaggio del territorio, con la cura della relazione e conoscenza fra volontari di diversa età, motivazioni e provenienza. Così si rinnova in modo concreto la ricerca di strade sulla cultura dell’accoglienza, perché è forte ed urgente la necessità e la carenza cronica di “posti letto al caldo” per le persone altrimenti costrette a dormire all’aperto, veramente troppo “invisibili”…
Il cammino prosegue.
5×1000 alla Tenda
Care tutte e tutti,
se siete interessati a destinare il vostro 5×1000 dell’IRPEF al sostegno del servizio alle persone senza dimora offerto dalla nostra Associazione, ci sono tre modi diversi di farlo. Potete:
– Compilare l’apposita scheda della Certificazione Unica, anche se non denunciate alcun reddito (da consegnare gratuitamente in un ufficio postale o a un CAF);
– Se procedete con il modello 730, compilare il modulo “730-1”;
– Qualora consegniate il modello REDDITI, compilare l’apposito modulo al suo interno.
A seconda del vostro caso, prendete il documento:
1. firmate in corrispondenza della dicitura “SOSTEGNO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE …”;
2. scrivete il Codice Fiscale della Tenda: 93023980423 .
Chiediamo a tutti di diffondere quanto più possibile l’iniziativa e di fornire a quelli che conosciamo (parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro) il nostro codice fiscale; se non esprimete alcuna preferenza, il 5 per mille resterà allo Stato.
Grazie!
Le visite Scout
Ringraziamo i gruppi scout Ancona 1, Ancona 10 e dell’incontro Zona Vallesina che hanno scelto di dedicare tempo ed energie al servizio presso la nostra casa di accoglienza. Incontri speciali, fatti di ascolto, condivisione e piccoli gesti che fanno la differenza.
Grazie per aver camminato con noi, perché la solidarietà è un sentiero che si percorre insieme!
Troverete le loro foto “sparse” per questo numero!
Un mare di porti lontani
A marzo si è svolta, presso la chiesa parrocchiale di San Giuseppe a Falconara Marittima, la proiezione di un documentario dal titolo “UN MARE DI PORTI LONTANI”. Prima si è esibito un gruppo composto da scouts che ha eseguito “Marenostro” di Gang, gruppo musicale marchigiano. Il pezzo ben esprimeva il senso della serata: l’argomento spinoso dei migranti. Spinoso perché è risultato chiaro come le informazioni a riguardo siano per lo più fuorvianti e distorte da chi utilizza questo tema come teatro di scontro ideologico per acquisire consensi.
Il filmato fa emergere come gli immigrati vengano trattati come merci, senza un briciolo di umanità, con un’informazione distorta che li dipinge come pericolosi sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista medico.
Molte persone sono rimaste impressionate. Presente il regista Marco Daffra che ha dialogato con la platea illustrando ulteriori aspetti di questa situazione. Sono intervenuti rappresentanti di Emergency, Medici senza frontiere, Amnesty e Free Woman.
“Vivere nei panni di una persona senza dimora”: l’esperienza di Ancona
La collaborazione tra il Liceo Scientifico Galilei Ancona, Caritas Diocesana Ancona-Osimo e Tenda Di Abramo ha permesso di realizzare un’interessante iniziativa domenica 2 marzo ad Ancona. Gli studenti partecipanti hanno vissuto un’esperienza immersiva e toccante per comprendere le difficoltà quotidiane di chi vive senza dimora.
Durante il percorso, i ragazzi hanno sperimentato numerose sfide: la difficoltà di accedere a un bagno o a una doccia calda, i continui “no” e l’impossibilità di trovare un posto letto per riposare. Ma l’esperienza è stata ancora più intensa grazie a un elemento particolarmente coinvolgente: ogni partecipante ha ricevuto una “scheda personaggio” contenente una serie di missioni da compiere in città. Queste “missioni” sono state pensate in base alle storie e alle esperienze di chi quotidianamente si rivolge ai centri di ascolto, alle mense e alle strutture del territorio. Attraverso questo strumento, gli studenti hanno potuto immedesimarsi ulteriormente nella realtà delle persone senza dimora, vivendo in prima persona le sfide e i limiti imposti dalla mancanza di servizi essenziali.
Al termine della giornata, è stato dedicato un momento prezioso a un debriefing, durante il quale, davanti a un the caldo, i giovani hanno condiviso le emozioni e le sensazioni vissute. Hanno raccontato il peso dei “no” subiti e l’impossibilità di accedere a servizi che molti davano per scontati. Queste riflessioni, mature e profonde, saranno per loro un bagaglio prezioso, capace di indirizzarli verso un futuro in cui il fenomeno della marginalità verrà affrontato con maggior dignità e cura.
L’iniziativa si è distinta per la cura che ha caratterizzato ogni sua fase: dalla guida attenta dei docenti, al supporto e alla testimonianza diretta degli operatori della Caritas diocesana e della Tenda di Abramo, fino al confronto sincero tra i partecipanti. Questo percorso ha trasformato la scuola in un laboratorio di vita, in cui l’empatia e l’impegno sociale sono diventati strumenti concreti per costruire una società più equa e solidale.
Con questo progetto, i vari attori lanciano un messaggio forte e toccante: la consapevolezza nasce dall’esperienza e, solo grazie a un impegno collettivo, possiamo sperare in un futuro in cui nessuno sia lasciato indietro.
Pensando a Riccardo Borini
Con grande emozione questa mattina abbiamo ricordato la figura del nostro carissimo Riccardo Borini. La scuola media Ferraris di Falconara ha voluto annoverarlo fra le persone “giuste” da prendere come modello di vita, dedicandogli una targa che sarà posta nel giardino della scuola. Gli alunni delle terze medie nei vari linguaggi espressivi hanno rievocato la sua figura, approfondita attraverso l’incontro con alcuni volontari delle associazioni da lui fondate, Caritas, Tenda di Abramo, Free Woman, RiBo. Un plauso speciale all’opera realizzata dagli alunni della Prof Maria Luisa Ambrosi: un senzafissadimora avvolto da una coperta realizzata col metodo del Caviardage.
Rossella, visibilmente emozionata, e don Giovanni hanno indirizzato ai ragazzi, improvvisamente più silenziosi, parole profonde che lasceranno una traccia come il nostro grande Riccardo.
Anna Maria Pisano
Siamo stati sul quotidiano “Avvenire” !

Da “Avvenire”, Domenica 30 Marzo 2025