Passaparola febbraio 2021

Cerchiamo ragazzi in Servizio Civile

Anche quest’anno la Tenda di Abramo ospiterà un/una ragazzo/a in Servizio Civile nell’ambito del Progetto “Reti Solidali Ancona”.

Il bando scade il 15 febbraio 2021 (prorogato di una settimana) ed è necessaria l’identità digitale SPID.

Al/alla giovane verrà riconosciuta una indennità mensile di 439,50 Euro e gli/le verrà chiesto un servizio pari a 25 ore settimanali per la durata di 12 mesi.

Durante l’anno sono garantiti anche 20 giorni di permesso (più giornate per permessi speciali) e 15 giorni di malattia retribuita.

Tutte le informazioni necessarie si possono trovare sul sito www.caritasmarche.webnode.it o in alternativa contattando lo 071201512 oppure lo 3208880763 e 3346231105 o scrivendo una mail a andreatondi@annunziataonlus.it.

Ti aspettiamo “in prima linea con il tuo servizio”!

5 Per Mille Alla Tenda

Se sei interessato a destinare il tuo 5×1000 dell’IRPEF al sostegno del servizio alle Persone Senza Dimora offerto dalla nostra Associazione, ci sono tre modi diversi di farlo. Puoi:

– compilare un’apposita scheda, se non denunci alcun reddito;

– oppure, se fai il modello 730, compilare anche il modulo 730bis;

– oppure, quando consegnerai il modello UNICO, scriver-lo nel frontespizio vicino alle informazioni sulla destina-zione dell’8 per mille.

Prendi i documenti che ti servono e annota questi dati: occorre

1. firmare in corrispondenza della dicitura “Sostegno delle organizzazioni non lucrative”

2. scrivere il codice fiscale della Tenda: 93023980423.

Chiediamo a tutti di diffondere quanto più possibile l’iniziativa e di fornire a quelli che conosciamo (parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro) il nostro codice fi-scale. Se il cittadino non esprime alcuna preferenza, il 5 per mille resterà allo Stato.

Nella sezione documenti/ sensibilizzazione del nostro si-to www.tendadiabramo.it trovi un volantino che puoi fotocopiare e distribuire a chi vuoi.

#covidinstrada

… alcune associazioni del territorio collaborano assieme per promuovere una “sensibilizzazione” sulla realtà dei senza dimora, in tempo di pandemia e freddo intenso … perché “prendersi cura del mondo significa prendersi cura di noi stessi”

Premessa:

Da anni le Associazioni RiBò Unità di Strada, Tenda di Abramo, Azione Cattolica, Masci, alcuni gruppi scout Agesci, assieme a Parrocchie e privati cittadini, si organizzano per gestire, durante la stagione più fredda, il cosiddetto “piano freddo” per l’accoglienza straordinaria di persone senza dimora.

Un’iniziativa che si è sempre concretizzata con l’allestimento di una quindicina di posti letto, per una durata di due o tre settimane, presso i locali concessi dalla Parrocchia San Giuseppe,  in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Falconara Marittima.

Poiché quest’anno, per motivi legati all’emergenza sanitaria, non è stato possibile rinnovare l’esperienza negli stessi termini, i rappresentanti delle associazioni hanno comunque scelto di collaborare assieme per continuare a promuovere la cultura dell’accoglienza nel territorio ed evidenziare alcuni aspetti fortemente critici per le persone senza dimora in questo periodo.

Obiettivo “sensibilizzazione”:

  • Promuovere i temi sull’accoglienza attraverso l’ideazione e la successiva presentazione di messaggi sulla realtà delle persone senza dimora che stanno affrontando la doppia difficoltà della pandemia e del freddo, in un contesto in cui molte strutture di accoglienza hanno dovuto sospendere o ridurre fortemente l’attività ordinaria con un conseguente forte calo dei posti letto disponibili;
  • I temi che verranno divulgati tramite la realizzazione di appositi manifesti (pensati, condivisi e scritti nei giorni precedenti) sono principalmente tre: 1) la forte difficoltà di “accesso ai servizi” e l’ “invisibilità” delle persone senza dimora; 2) siamo tutti “interconnessi” (famoso è lo slogan “tutti si salvano solo se si salva ciascuno”); 3) piano freddo e situazione accoglienze nel 2021 (per evidenziare la forte riduzione dei posti letto disponibili e soprattutto per promuovere l’idea che occorre passare da un approccio emergenziale al freddo ad un vero “piano freddo” … perché il freddo arriva tutti gli anni);
  • Creare un’occasione di collaborazione fra le associazioni e i privati cittadini che, come già spiegato, in questo periodo dell’anno si sarebbero impegnati per l’attivazione dei posti letto straordinari presso i locali della Parrocchia San Giuseppe di Falconara.

Modalità di realizzazione:

Dopo i primi incontri organizzativi, durante i quali sono stati anche pensati e condivisi il contenuto e i messaggi da proporre, le singole associazioni hanno recuperato i cartoni e preparato i “manifesti”. I messaggi cercano di sintetizzare e rappresentare le maggiori difficoltà delle persone senza dimora in tempi di emergenza sanitaria e freddo intenso, secondo i tre filoni sopra citati: 1) possibilità di accesso ai servizi e “invisibilità” delle persone senza dimora; 2) siamo tutti “interconnessi”; 3) piano freddo e situazione accoglienze nel 2021.

Dopodiché nella mattinata prevista (domenica 31 gennaio) si scattano le foto (o brevissimi video) che comprendono la persona (sempre con mascherina e distanziamento…!) e il messaggio scritto sul cartello.

Fra i messaggi scritti (i cartelloni sono un centinaio circa! …) ve ne sono:

•             alcuni che ipotizzano pensieri delle persone senza dimora: “Con la pandemia siamo doppiamente invisibili”; “Se non ho medico di base …chi mi fa la ricetta per il tampone?”; “Sono senza dimora … dove la svolgo la quarantena preventiva?”; “Per il pasto vado alla Caritas .. ma dove dormo?”; “Ho mal di denti… vorrei un antidolorifico .. ma non ho la ricetta”.

•             altri che rappresentano la situazione di mancanza di posti letto (rispetto allo scorso anno le disponibilità durante il periodo invernale sono più che dimezzate) ecc…

•             altri propongono delle riflessioni (“Da emergenza freddo ad un piano freddo organizzato e coordinato … perché nessuno resti fuori durante il maggior freddo..”; “L’emergenza sanitaria è per tutti”; “Emergenza sanitaria e case accoglienza … un punto di riferimento sanitario è urgente e necessario …”; “Prendersi cura del mondo significa prendersi cura di noi stessi”

I luoghi dove scattare la foto sono a scelta degli aderenti, se possibile in qualche modo significativi. Ci saranno in ogni caso due o tre posti di riferimento (Piazza Mazzini, il cavalcavia vicino alla Tenda di Abramo, Parco degli Ulivi a Collemarino, il mare).

Il materiale fotografico viene diffuso sui contatti “social” dei singoli e su quelli associativi, la mattina stessa del 31 gennaio con l’identificativo #covidinstrada.

Il tutto viene inoltre raccolto su un apposito indirizzo mail per la realizzazione di un video complessivo con tutti i messaggi. 

Con la consapevolezza che si tratta di una goccia sull’oceano, con la voglia di continuare a condividere idee e progetti e anche con la speranza che per il 2022 si possa riproporre un vero Piano freddo, grazie alla fondamentale collaborazione e adeguata programmazione fra istituzioni, associazioni e privati.

I nostri ospiti

Finalmente anche l’ospite G. è riuscito ad entrare nel suo nuovo appartamento! Ha dovuto aspettare un po’, ma con pazienza è riuscito ad avere una nuova CASA! Ancora alcuni volontari del gruppo di ascolto continuano a sentirlo per sapere come sta andando il suo nuovo cammino; si è creata un’intensa relazione. Ringrazia davvero tutti per il supporto di questi mesi!

In un altro hotel siamo riusciti a fare accogliere due ragazzi somali, seguiti assieme ai nostri amici di Freewoman. Ci dice Giulia , la loro operatrice, che sono molto molto contenti !

“Piano Freddo” presso la Parrocchia di Gallignano

A gennaio inoltrato ha avuto inizio l’accoglienza di una persona, già conosciuta dall’Unità di Strada e dalla Tenda di Abramo tramite il servizio docce, presso i locali parrocchiali di Gallignano. Il parroco con un gruppo di volontari si sono resi disponibili per aiutare questa persona durante la sua permanenza. Hanno appositamente organizzato una camera, tutte le sere si occupavano di portargli la cena, la colazione, soprattutto hanno instaurato una relazione con F., che dormiva fuori da diverso tempo.  Si è anche creata un’attenta collaborazione tra i volontari di questa realtà e i volontari del gruppo di ascolto che quotidianamente contattavano F.

Dopo qualche giorno F. ha preferito spostarsi in un altro territorio ringraziando tutti della possibilità datagli!

Le volontarie di Gallignano condividono con noi una loro riflessione:

 “Dopo soli quattro giorni F. di punto in bianco mi dice che se ne va… Una doccia fredda, che ho rinominato “doccia di umiltà”. Mi ha fatto ritornare con i piedi per terra. Sì, perché in quel momento avevo il pensiero alle aspettative di questa esperienza e non a lui, è come se F. mi avesse detto “tu non devi dimostrare niente a nessuno. Semplicemente mi hai donato un po’ del tuo tempo e abbiamo avuto la fortuna di conoscerci. Sono stato bene, il cibo era buono, non mi è mancato nulla…, ma non cerco solo questo e se ho scelto questa vita è perché io sono libero; e tu?”

 “A porte aperte” dovrebbe essere uno stile di vita, ma è molto difficile far entrare nel nostro quotidiano qualcuno che spesso guardiamo, senza pensarci, dall’alto verso il basso e che siamo pronti a giudicare.

Mi porto via tre parole da questa esperienza: prendersi cura, tranquillità e relazione.

Prendersi cura preparando la cena, “chissà se gli piacerà quello che prepariamo?”: sembra un qualcosa di piccolo, ma volevo farlo sentire come se fosse a casa…

La tranquillità che mi ha trasmesso F. Pur avendo poco è sempre stato pronto a ringraziare, a sorridere e mai a chiedere. Io invece ho tutto e appena ho l’occasione chiedo.

Relazione: una parola che da molto mi frulla in testa, forse la cosa più importante che nutre la vita. In questi giorni ho abbattuto un muro. F. é riuscito ad eliminare in me la paura e quegli sguardi giudicanti…

A F. abbiamo dato la stanza che per me è la più bella, quella che noi ragazzi abbiamo carteggiato, pitturato e riempito con i nostri racconti ed emozioni, piena di noi. Sicuramente oggi è ancora più piena e ricca grazie a F.

Il verbo dare ha tante sfaccettature e le ho viste tutte in questi pochi giorni:

Dare = lanciare, perché ho paura;

Dare= regalare, tanto non mi serve più;

Dare= mi vedono che sono brava;

Dare= se dai ricevi pure;

Dare= ho del tempo da riempire.

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